SABATO SANTO
Riflessione per meditare il Sabato Santo.
Il sangue redentivo della croce raggiunge anche coloro che “non sanno quello che fanno”, ossia i peccatori recidivi e ostinati, i lontani, i reietti. I nemici. Tanta e tale è “l’assurdità” del patibolo di Cristo.
L’amore è protagonista di questa Cena soprattutto perché al termine di essa Gesù consegna se stesso dando un preludio di quanto sta per avvenire sulla croce; “Questo è il mio Corpo” equivale a “Questo sono io”
Le sue mani presero la forma dei piedi di Giuda, l’amico-particolare: non fu Giovanni quella sera, bensì Giuda, a ficcarglisi nel petto per sempre.
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